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Rossella

Metti una sera a cena


Metti una notte d'autunno, una di quelle con il cielo stellato. Una vecchia fattoria che oggi rivive con nuove vesti pulite, come le pareti appena ridipinte e i muri esterni di pietra a vista, la faccia truccata da fiori colorati, alberi e piante verde brillante, uno stile che mette insieme il vintage, country, rustico e chic. Ecco la nostra casa, il nostro nido country, che ospita idee progetti che un poco alla volta, si realizzano.



In questo articolo vi racconto di un progetto centrale nel nostro percorso, quello del cosiddetto "Stallotto".

Quando siamo arrivati qui era la stalla degli animali da cortile, in totale stato di abbandono.. Nel corso del tempo, un poco per volta, lo abbiamo ripulito, sistemato e reso un luogo da "wow"...

Per un certo tempo è stato il mio laboratorio, dove mi occupavo dei miei restauri e restyling... poi è arrivato il tempo di dargli la vita che merita, dopo mille discussioni e ripensamenti: un luogo dedicato alla socialità, all'intrattenimento e alla condivisione.

Siamo appena all'inizio, ma abbiamo creato un'anteprima e l'esperienza che abbiamo vissuto è stata bellissima.


Vi racconto alcuni momenti salienti della nostra magica serata


Eccolo lo Stallotto, come i presenta oggi



Si tratta di una struttura ben fatta, in pietra di tufo.

Nel corso di questi anni abbiamo sostotuito i tetti, sostituito le porte di infgresso, eliminato il vecchio intonaco portando a vista le pietre di tufo e lavorando ai dettagli per rendere la struttura gradevole, rustica, valorizzandone struttura e alcuni dettagli












Quando era una stalla, l'energia elettrica arrivava con un filo volante. Abbiamo eliminato quel cavo e iniziato l'impianto a norma, ma attualmente è tutto da completare, così è nata l'idea di creare una serata a lume di candela.



Abbiamo impiegato gli utlimi due anni per trasformare, un passo alla volta, la stalla in un luogo vivibile, pulito, con una luce naturale fantastica.








Abbiamo portato qui tavolo e sedie e ciò che poteva servire ai nostri amici che si sono occupati del menu.

Il risultato finale è stato strepitoso.... si respirava un'atmosfera davvero suggestiva, che le immagini non rendono pienamente.

Ho scelto una tovaglia di pizzo, apparecchiato la tavola con stoviglie antiche e poi tante candele ovunque...



Angelo e Giovanna dell'Azienda locale Il Giardino segreto, amici da più di dieci anni, hanno curato il menu con i loro prodotti, freschi e di stagione.

Un menu semplice e genuino, rustico e gustoso.

Una perfetta cena tra amici, con prodotti a km0.













La mia passione per il brocante, i miei tesori presi nei vari mercatini vintage mi hanno consentito di allestire lo spazio in uno stile direi rustico ed elegante (country chic se volete un termine più in voga) ma con un carattere decisamente personale e dunque unico.

Una vecchia cornice di grandi dimensioni era uno dei punti interessanti della stanza, con un bel piennolo, un ciuffo d'aglio e una 'nzerta di cipolle alifane....

Tutto coltivato da Angelo naturalmente.










Un vecchio e grande specchio molato, orfano di comò ha trovato una perfetta collocazione su un buffet, conferendo all'ambiente ultriore luce, incanto e magia.

Il fagiolo lenzariello cotto a legna ha incantato invece il nostro palato.













Anche in questo caso, come in ogni altro spazio, sto creando un ambiente mettendo insieme elementi (arredi e dettagli) che già possedevo (ad esempio tavolo e sedie) con altri che recupero nel corso del tempo,soprattutto nei vari mercatini vintage


Torniamo alla nostra esperienza e alla cena


Anche se manca ancora molto lavoro affinché l'ambiente sia come lo abbiamo pensato, avevo il desiderio di fare una "prova". Ho prima coinvolto Angelo, il propritario della piccola Azienda agricola locale da cui acquisto prodotti per me e per il B&B, a cui invio spesso i miei ospiti per una visita,una degustazione e acquisto di prodotti. A lui ho proposto di preparare il menù. Poi ho pensato di coinvolgere una persona che ormai è un amico, un professionista del turismo in Campania, che con grande serietà si occupa di promuovere il nostro territorio regionale. Sto parlando di Giovanni Molinari, che con le sue pagine social @campaniadavivere ed il suo sito, è seguito da migliaia di persone mentre racconta in lungo e in largo la nostra Campania. Oltre a promuovere strutture ricettive, ristoranti e Aziende enogastronomiche, esplora il territorio andando ovunque pensa ci possa essere qualcosa di bello e interessante da vedere, sopratutto borghi e aree naturalistiche che meritano di essere valorizzate. Studia i percorsi, osserva ogni cosa e condivide le sue esperienze, sottolinando tutto ciò che risulta facilmente fruibile dai visitatori.

Alla fine seguendo i suoi itinerari è possibile individuare il luogo perfetto per una pausa relax, anche di lusso, scegliere un buon ristorante per una occasione speciale e pianificare un viaggio in Campania, seguendo le sue orme o comunque scegliendo località, percorsi e tappe da lui suggerite.

Noi lo abbiamo supportato indicando località e pianificando con lui alcune visite presso Aziende locali, lo abbiamo ospitato nel nostro B&B e abbiamo avuto belle occasioni di confronto e dialogo sul territorio.


Lo abbiamo scelto per testare la nostra idea di Social Eating nello "stallotto". Volevamo il suo parere professionale e anche quello di un amico sincero. Senza esagerare, posso dire che è stato un successo. Un'esperienza bella, suggestiva, rilassante, divertente.

Angelo e Giovanna de "Il Giardino Segreto" hanno preparato un menu delizioso, con un piatto di antipasti a base di prodotti dei loro campi, fagiolo lenzariello a mò di pan cotto, un primo piatto, un contorno e un dolce. La loro cucina è semplice, gustosa e mai banale.


I prossimi passi riguardano la definizione dello spazio in modo da poterlo usare per gli scopi che vogliamo, nel rispetto di norme e criteri che man mano andiamo a soddisfare e poi proseguire con gli allestimenti e gli arredi.


Ma voglio mostrarvi anche come si presentava questo ambiente prima dei nostri interventi più rilevanti, dopo avr rimosso tutti i rifiuti che c'erano. Due cose sconcertanti che abbiamo trovato, erano una grande gabbia con struttura di legno, piccola e alta e decine di gabbie di ogni dimensione, alcune davvero piccolissime. Sono convinta che questo non fosse affatto un luogo piacevole e divertente come spesso si immagina che sia una fattoria, ma un luogo di grande sofferenza, schiavitù e morte, come solo l'assenza del sentimento di empatia e compassione può creare.




la facciata esterna com'era all'inizio, con l'intonaco che poi è diventato sempre più rovinato e i portoncini di ferro che in estate rendevano l'interno una sauna. (in questa foto avevamo già rifatto il tetto).






















Appena abbiamo potuto, abbiamo rifatto il tetto, che era in eternit e una sorta di coibentazione in pannelli di compensato tutti rotti e cadenti. Non ve lo racconto che cosa abbiamo trovato sotto i tetti delle stalle....


La mangiatoia di cemento si trovava più o meno dove abbiamo posizionato il tavolo da pranzo la sera della nostra magica cena. Se fosse stata di pietra, l'avremmo conservata, ma era solo cemento.
















Nel 2020 abbiamo iniziato a cambiare i connotati di questo ambiente, iniziando dalla pavimentazione e rasatura delle pareti e rimozione di tutto ciò che serviva per la detenzione degli animali, più che altro pezzi di ferro molto poco affasciananti.








Dulcis in fundo, l'aiuola antistante una volta era occupata da un'agave enorme che puntualmente diventava nido per centinaia di vespe. Dopo aver tolto le reti e i pali attorno a questa aiuola, abbiamo curato le piante esistenti che avessero un senso per noi, dando modo di crescere, quali sono le piante di mandarini ed il gelso selvatico e abbiamo eliminato questa cosa intoccabile, che trovavamo decisamente non adatta ad un giardino di casa.

De gustibus......ovviamente







Una volta pavimentato, Per un certo tempo ho utilizzato lo spazio come laboratorio. Qui ho ridato virta a molte cose che oggi arredano casa, il B&B e lo stesso Stallotto.








Durante il lavoro di ripresa delle facciate e in seguito, la sostituzione dei portoni di ferro con infissi moderni dalla linea essenziale










Ecco la trasformazion esterna,che poi è solo la prima parte....

attorno alle vecchie finetre e ai portoncini abbiamo crato delle cornici. Attorno alle porte finestre dei due ingressi anche con dei bellissimi mattoncini di cotto fatti a mano.

Siamo incerti sulle finestre prché richiedono un paziente restaturo che abbiamo appena accennato a fare, ma sorpattutto perché non hanno alcuna tenuta termica, lasciando entrare il caldo rovente e il freddo.


La vecchia sedia a dondolo l'ho ricevuta da mio fratello, purtroppo non era più utilizzabile e cosi ora decora la facciata del nostro "Stallotto". L'ho chiamato cosi perchè si è trasformato da stalla a salotto!


Dopo il primo test di cui vi ho raccontato, mi sono messa a sistemare e a pensare a come arredarlo.

Molto presto potrete vedere i risultati sui canali social de Le Piracante, come anche le idee e le proposte per iniziare a vivere questo spazio. Intanto procediamo con gli altri interventi necessari.



Se siet curiosi e vi piace il Progetto, sguite il Blog e le pagine social!


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