La terra. Significati, ricordi
Quando sono venuta a vivere in campagna, una delle prime sensazioni è stata quella di un ritorno a qualcosa di atavico. Ho immaginato di incontrare di nuovo mio padre, che amava la terra forse più di ogni altra cosa. Ho lasciato che la natura attorno a me mi parlasse, ho cercato di trovare un luogo di incontro e di pace, tra me e lei.
Ogni volta che mi trovo in un bosco, in un luogo naturale e "selvatico" sento un senso di libertà e di appartenenza unico. Mi sento parte di qualcosa di grande e potente.
Eppure, ho sempre pensato di non essere capace di occuparmi del verde, dei fiori, piante eccetera, ma poi pian piano ho scoperto che non è cosi. Ho capito che la natura non ha alcun bisogno di qualcuno che se ne occupi, ad accezone di ciò che vogliamo far crescere secondo le nostre regole..... in ogni caso, è indispensabile conoscere e rispettare le regole della natura, la pianta o il fore che vogliamo coltivare e più ci mettiamo mano, più essa richiede lavoro, perché in qualche modo ci stiamo sostituendo alla natura. Ho capito che più si lavora la terra, più si coltivano monocolture e più quella terra sarà arida, bisgnosa di risorse e di cure.
Appena ho potuto, ho creato un orto sinergico. Ho faticato moltissimo e ho ottenuto una certa soddisfazione, ma poi non ho avuto la costanza di occuparmene anche in inverno, avrei voluto un aiuto per riprenderlo perchè mi sentivo sopraffatta ... e così l'ho perso. Adesso ho un paio di bancali che curo più che altro tra la primavera e l'estate, per coltivare pomodori, altri ortaggi e alcune aromatiche. La posizone è un po scomoda e mi lascio prendere dalla pigrizia.
Intanto però ho anche imparato a gestire le cose in modo diverso. Dopo tanti errori, sto facendo un nuovo percorso. Vedremo dove arrivo....
La costruzione dei bancali per l'orto sinergico: un gran lavoro!
Coltivare il proprio orto è in ogni caso un lavoro piuttosto impegnativo, bisogna tener conto di tante cose e bisognerebbe curarlo costantemente. Questa è una di quelle attività che fatico maggiormente a gestireda sola.
Come dicono alcuni amici contadini, alla fine anche mangiare è un atto agricolo!
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