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  • Rossella

Attività di ospitalità e sentimento di ospitalità. Possibile l'una senza l'altro?

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Rifletto spesso su questi concetti e altri che ad essi si legano, per comprendere meglio chi sono, cosa sono, cosa voglio essere e cosa voglio fare, in riferimento alla mia attività di ospitalità, con il B&B Le Piracante. Osservo come lavorano gli altri, quelli che hanno successo e quelli che secondo me lavorano bene. Ovviamente di solito le due cose coincidono, ma è anche vero che talvolta alcuni host che hanno successo, non rispecchiano i miei "standard" e il "metodo" o la "modalità" che secondo me sarebbe corretta. In altri casi, vedo tanta buona volontà ma mancano altri fattori, come un po di buon gusto, l'indispensabile capacità di problem solving e problem finding, magari una buona propensione al multitasking....


Il mio Progetto che riguarda anche l'ospitalità turistica è giovane, ma stavolta il mio narcisismo mi ha consentito di partire da subito con uno standard ottimale, benché abbia dovuto apprendere tante cose e tanta altra strada mi attende.

Non è questione del cosa, ma del come. Anche per preparare un piatto di spaghetti ci può volere un attimo e chiunque può farlo, ma bene o male tutti sappiamo quanta infinita differenza ci può essere con due piatti di spaghetti, pur con ingredienti simili.

Non sono brava a scopiazzare, non lo sono mai stata. Sono brava però ad inventare, a mixare, a creare qualcosa di nuovo da pezzi di cose che eistono già.

Inoltre gestisco la mia attività di ospitalità pensando a come vorrei che fosse, se fossi un ospite. Non sono una facile, io. Anzi.

Il contesto in cui siamo non consente troppi errori. Io cerco di ridurli a zero. Un vecchio casale in campagna ha già tante criticità, tanti elementi da tenere sotto controllo, gestire e fare in modo che non vi sia alcuna possibiità di dubitare di qualcosa come l'igiene, la cura per i dettagli, il giusto comfort, il piacere di ospitare, il carattere del contesto.



Quando sono arrivata a Caiazzo, l’obiettivo era quello di realizzare una attività di ospitalità come un B&B, magari con un Home Restaurant, perché mi piace cucinare per gli amici, stare in buona compagnia e condividere esperienze. Abbiamo impiegato circa quattro anni prima di poter avviare il B&B con una camera. All’inizio mi sono sentita un po' spaesata, perché un conto è pensare e un conto è fare. La prima volta che mi sono ritrovata a dover riassettare la camera, le prime colazioni, estranei che non avevo scelto io di ricevere ...è stato un pò strano. Il fatto è che tengo molto alla qualità del servizio che offro e non eiste ai miei occhi nessuno che sia più scrupoloso di me...purtroppo!

È stato strano, non proprio piacevole e ha richiesto un momento di riflessione da parte mia, perché spesso si danno per scontate delle cose che finché non le vivi, non sai cosa significano per te.

Ho riflettuto sulla mia scelta, su ciò che comportava, su ciò che credevo di volere davvero. Alla fine mi sono concessa del tempo per vivere l'sperienza e ad oggi, dopo circa due anni (per modo di dire date le pause forzate per il covid) sono più consapevole e mi trovo contenta della mia scelta.


Non è mancata qualche esperienza un po negativa, una in particolare, ma nel 99% dei casi i nostri ospiti sono persone che ospito volentieri. Spesso ci si saluta da amici e ci si lascia con il desiderio di rivedersi.

Ospitare dunque è quasi una vocazione, che cerco di perfezionare attraverso una gestione attenta del B&B. La maggior parte degli host che conosco non lo fanno tanto per il piacere intrinseco di condivisione e partecipazione quanto come una attività commerciale e ogni dettagio offerto è studiato solo in funzione della sua attrattività e capacità di essere l'esca giusta per attirare nuovi ospiti, per vendere la camera.

Ammetto che vorrei avere anche io un pochino di quella spregiudicatezza, mentre mi accorgo di seguire spesso altri percorsi mentali. Il risultato può essere diverso ma anche migliore, ma credo che devo darmi ancora un po di tempo per scoprirlo davvero.


Data la natura dell'attività e tutto ciò che ad essa è legato, non aspiro ad una popolarità generica, quanto ad intercettare persone che in qualche modo condividono, in tutto o in parte, la nostra filosofia di vita, il nostro stile e sicuramente una educazione impeccabile.

Non è semplice ma neanche impossibile. Non ho nè tempo nè voglia di perdere tempo, energie e risorse per costruire artefatti, costruire un'apparenza che non rispecchia la realtà. Suppongo si possa definire cosi la differenza tra una attività di ospitalità e un'altra, che vive e si fonda anche su un sentimento autentico di desiderio di ospitare, condividere e partecipare.


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