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Rossella

Un mondo in una stanza

Ogni tanto mi manca il mio studio, quella stanza (quasi) soltanto mia dove in ogni momento potevo dedicarmi a creare qualcosa. Mi manca guardare il disordine sulla scrivania, dove sto lavorando a qualcosa che attira la mia attenzione e smetto di vedere la confusione, mi siedo. Luci soffuse, tutte dirette sul piano da lavoro. Musica e via. Le mani che prendono la materia e iniziano a modellare, contorcere, piegare.


A volte, mi mancano le mie collane e quel fluire di energia attravero il mio corpo, che serve solo a dare la forza alle mani che creano.


Mentre i primi pezzi sono in cottura procedo con il resto. Impossibile restare ferma. Non essiste il tempo, non esiste nulla, solo l'idea che ho da realizzare, solo l'energia che ha bisogno di scorrere.

Alla fine quel che accade è qualcosa che si presterà a mille interpretazioni, ai gusti e ai sensi di chi toccherà, osserverà e indosserà quella collana o quel bracciale. Ignara del luogo da cui proviene, ne intuisce forse l'energia o chissà.



Era il mondo di ClayArt. Ho iniziato a lavorare l'argilla polimerica da adolescente. Ho ripreso quando ho lasciato Roma e la mia carriera. Per qualche tempo mi ci sono dedicata, con successo, con tutta me stessa.





Era un hobby ma anche una sfida, una prova e allo stesso tempo il bisogno urgente di sentirmi produttiva, di creare qualcosa e ricostruire un dialogo con i mondo.

Presto i miei lavori hanno iniziato a girare per l'Italia, partcipando a concorsi di design del gioiello, mostre in gallerie d'Arte, esposizioni e altre manifestazioni.

Per un certo tempo ho anche colalborato con una bella rivista di artigianato, per la quale scrivevo articoli a tema.

Con l'arrivo in campagna ho dovuto sospendere e poi mi sono dedicata ad altre attività, ma ho conservato i miei libri e strumenti per creare, perché chissà...


Di seguito uno degli articoli di cui sono più orgogliosa e alcune foto di pezzi da esposizione




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